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After Us - La Recensione (PC)

After Us - La Recensione (PC)

 

In un mondo sempre più alle prese con la crisi climatica e l'attenzione alle tematiche ambientaliste, un Piccolo Studio spagnolo (si, è il loro nome) prende queste importanti tematiche e le propone attraverso il medium videoludico, in particolare un gioco platform 3D d'avventura. After Us, un titolo che ci fa subito capire che l'umanità è già scomparsa, lasciandosi dietro un mondo surreale e devastato dalla sua stessa ingordigia. Non è la prima volta che nel panorama videoludico abbiamo a che fare con l'estinzione del genere umano e simili, ma i Piccolo Studio, creatori tra l'altro dell'acclamato Arise: A Simple Story, sono rimasti molto concreti, focalizzandosi su tematiche molto accese nel dibattito sociale odierno, lasciando comunque una fiaccola di speranza per il futuro.

 

 

Memorie dal sottosuolo

 

In After Us è presente una narrazione esplicita, che funge perlopiù da primum movens allo svolgimento degli eventi del gioco, e una molto più riuscita narrazione visiva, costruita magistralmente tramite le ambientazioni che fanno da sfondo a ciascun livello. In ogni caso prenderemo il controllo di Gaia, lo spirito della Vita, incaricata da Madre Natura di salvare le anime degli animali che popolavano un tempo la Terra, racchiuse ora in ricettacoli protetti, in attesa di essere liberate. Riportando le anime all'Arca della Madre, l'hub centrale del gioco, ripristineremo pian piano la forza vitale di Madre Natura, in modo da poter così riaccendere la vita sul pianeta.

 

 

Per fare questo dovremo attraversare infinite distese di rifiuti, fabbriche abbandonate, metropoli soffocate dall'inquinamento e finanche i fondali marini, anch'essi non sfuggiti alla voracità capitalistica dell'uomo moderno. Dell'umanità, peraltro, non restano che statue pietrificate, che lugubramente popolano quello che resta del loro pianeta natio. La Madre li chiama "Edaci", dal latino "edax -acis", colui che consuma, che logora, i Divoratori insomma. La maggior parte appare appunto visibilmente obesa, a rimarcare l'ingordigia che ha portato alla distruzione di interi ecosistemi naturali provocando la scomparsa non solo di molte specie di piante e animali, ma infine anche della propria.

Sebbene nella rappresentazione artistica della realtà distopica della Terra del futuro gli artisti di Piccolo Studio si siano presi parecchie libertà, l'astrattismo e il surrealismo con cui hanno condito i vari livelli di cui è composto After Us non fanno che rinforzare nel giocatore il senso di smarrimento e sgomento nel trovarsi di fronte a una realtà così diversa da quella a cui è abituato. L'esplorazione dei vari scenari si fa quindi affascinante e a tratti estremamente dolorosa, ci si sente involontariamente in colpa, ci si domanda se questo è effettivamente il futuro che ci attende. 

 

 

Parkour tra i rifiuti

 

L'anima di After Us, a prescindere dal suo messaggio, è comunque quella di un buon platform 3D che si focalizza pienamente sulla fluidità dell'esperienza di gioco e molto meno sulla sua difficoltà. Già dopo i primi livelli sbloccheremo l'intero "arsenale" dei movimenti di Gaia, piccola ma estremamente agile, in grado di saltare, effettuare dei "dash" aerei e planare per coprire distanze in volo. Se da un lato sbloccare tutte le abilità di Gaia quasi subito rende l'esplorazione dei livelli successivi "completa", mettendo a disposizione del giocatore tutto ciò di cui ha bisogno, dall'altro rende sicuramente meno interessante la progressione del gioco, un po' piatta da questo punto di vista e più tendente al collectathon, un genere che può non piacere a molti.

 

 

Il compito principale di Gaia sarà infatti quello di liberare l'anima dell'animale "principale" di ciascun livello ma, esplorando a fondo, sarà possibile liberare anche animali "secondari" o rinvenire memorie della loro vita da umani da alcuni Edaci speciali, il tutto a scopo esclusivamente collezionistico e senza nessuna ripercussione sullo svolgersi delle vicende. I livelli sono abbastanza lineari ma l'intero mondo di gioco è interconnesso ed è possibile spostarci facilmente mediante le Oasi, delle piccole aree in cui Gaia è riuscita a far risorgere la vita e che può usare come punto di teletrasporto, magari per recuperare collezionabili che abbiamo perso per strada.

Ciascun livello introduce piccole novità dal punto di vista delle meccaniche ma, onestamente, niente di eccezionale. A un certo punto viene anche introdotto il combattimento, con Gaia che si ritroverà a dover purificare degli Edaci corrotti tramite la sua abilità "Cuore di Gaia", la stessa che usa per liberare le anime degli animali. Le fasi di combattimento sono si un cambio di ritmo talvolta necessario, ma sono state realizzate in maniera un po' troppo approssimativa, considerando, tra l'altro, che Gaia non possiede neanche una barra della vita, quindi il rischio di morire sembra quasi non esserci.

 

 

Tecnicamente parlando

 

Abbiamo provato After Us sulla seguente configurazione:

AMD Ryzen 7 3700x @ 3.60 GHz

Gigabyte RTX AORUS Master 3080 Ti 12Gb

Corsair Vengeance RGB RT 32GB DDR4 3600MHz

Monitor LG 34GN850 a risoluzione 3440x1440 (21:9)

 

Il titolo di Piccolo Studio non parte sicuramente bene, notificandoci che per giocare è obbligatorio (non consigliato) l'uso di un controller. Il titolo non riconosce assolutamente input da mouse e tastiera, segno di un porting un po' pigro. A confermare ciò anche l'assenza di supporto per la risoluzione Ultrawide il frame-rate limitato a 60fps, i quali, a dirla tutta, tendono anche un po' a calare specie nelle fasi di transizione. Almeno fosse un titolo graficamente impegnativo: tecnicamente potrebbe benissimo essere un titolo di una decina di anni fa ma, grazie all'abilità dei level designer, anche tramite l'utilizzo di asset non propriamente di alto livello, lo studio è riuscito a confezionare un prodotto estremamente bello da vedere e da esplorare, ma senza andare troppo nel dettaglio o escono fuori le magagne (come texture non proprio all'altezza dei tempi).

 

 

In Conclusione

 

L'opera di Piccolo Studio porta con sè un messaggio lodevole e lo trasmette tramite un gameplay ben fatto ma con qualche evidente sbavatura. Le 15-20 ore richieste per portare a termine l'avventura risultano inevitabilmente "pesanti" per un titolo che, dopo una manciata di ore, non ha altro da offrire se non la bellezza dei suoi scenari. Un po' troppo semplice, un po' troppo lineare, un po' troppo collectathon tanto per...After Us non ci ha pienamente convinto e il prezzo attuale di 29,99€ non è altro che un ulteriore elemento a sfavore della versione PC di questo titolo.

 

6Voto KotaWorld.it6Gameplay6.5Grafica5.5Ottimizzazione

 

 

 

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