Vive la Revolution!
Liberté, Slashé, Roguelité, così si potrebbe definire in 3 parole le noveau videogame di Superstatic (che se a questo punto non avete letto con l’accento sulla “i”, vuol dire che ho fatto un cattivo lavoro di condizionamento del vostro cervello. In questo caso vi dovrei dare una baguette in testa, ma virtualmente mi riesce un petit difficil, mes amis), developer polacchissimo nonostante tutte le baggianate dette finora in francese maccheronico. Scherzi a parte, “Liberté” (che è il titolo vero) è un simpatico hack ’n slash indie ambientato nella Parigi del diciottesimo secolo, in una storia alternativa in cui durante la Revolution, una specie di alieno gigante che si fa chiamare Lady Bliss atterra nella città della Tour Eiffel e semina il panico. Voi, armati di controller e buoni riflessi, vestirete i panni di René, un rivoluzionario svegliatosi senza memoria alla mercé (che no, non è una parola francese) di Lady Bliss.
Liberté… Ch’esc e sé (che non se scrive così, ma l’importante è aver veicolato l’informazione)?
Come già menzionato, Liberté è un titolo il cui gameplay si focalizza sull’azione, ma non solo. Gli sviluppatori della terra dei Pierogi, hanno inserito nel gioco delle dinamiche roguelite e lo hanno fatto in maniera davvero niente male, unendo meccaniche di deck-building alla frenesia dell’azione dei combattimenti. Ma scendiamo un pochino di più in dettagli per spiegare al pubblico in che modo questo inusuale connubio possa funzionare.
Superato il breve e non esaustivo tutorial, verrete proiettati nel mezzo dell’azione rivoluzionaria passando per una piazza, ove avrete modo di assistere ad animosi dialoghi tra due delle quattro fazioni presenti in città, le quali combattono per il potere. Avrete dunque una scelta da effettuare: supportare l’una o l’altra fazione. L’avventura si svilupperà dunque attraverso carrellate di sezioni di città in una (ed una sola) precisa angolazione isometrica (in parole povere, procederete da sinistra verso destra, senza alcuna possibilità di ruotare la visuale), alcune delle quali sono puramente dedicate all’acquisizione di oggetti, altre allo sviluppo della storia, ma la maggior parte include combattimenti contro la fazione che avete scelto di inimicarvi. OK, siete riusciti ad oltrepassare il più dei combattimenti senza troppi lividi? Come ogni roguelite che si rispetti, alla fine avrete modo di prendervi a schiaffoni con il boss di fine livello ed una volta che gli avrete fatto esplodere la faccia a suon di sberle, tornerete al punto iniziale con una nuova scelta di fazione da compiere. Man mano che si va avanti così si guadagnano punti influenza presso questi suddette categorie di personaggi, i quali (punti influenza, non personaggi) sbloccheranno a loro volta dei bonus a suon di livelli.
Nel frattempo, ogni volta che batterete un boss, Lady Bliss (per la quale lavorate, di fatto) vi maledirà (WTF?!) con un bonus ai nemici (di solito molto fastidioso), non contenta del fatto che i nemici livellano di pari passo con il vostro personaggio.
Si… Ma le carte?
Ora ci arrivo. Una volta scelta la fazione da supportare, vi verrà chiesto di scegliere un mazzo di carte (ce ne sono alcuni di base ma comunque vi verrà data la possibilità di crearne di personali durante il gioco). All’inizio ne verranno pescate alcune e ne verranno estratte dal mazzo altrettante ogniqualvolta il vostro personaggio otterrà un livello a forza di bastonare nemici.
Tali carte potranno alternativamente essere bruciate per guadagnare mana o attivate spendendo mana. Utilizzare le carte dà la possibilità di ottenere bonus istantanei (come il recupero di punti vita), oggetti ad usi limitati, talenti (bonus al personaggio) oppure abilità attivabili durante i combattimenti (ognuna assegnata ad un tasto). Quest’ultime possono essere fino ad un massimo di quattro (2 abilità di base, una di supporto ed una “ultimate” – anch’essa limitata negli usi). Nonostante durante lo sviluppo del gioco sarete in grado di trovare carte, una volta esaurite quelle nel mazzo, non è previsto il rimescolamento. Per carità, non che serva. Una volta pescate ed usati talenti ed abilità con cui giocate più volentieri, le uniche carte che vorrete utilizzare sono quelle curative (espresse in forma di oggetti ad uso singolo).
Morire e ricominciare daccapo (con sommo rammarico, frustrazione e – alcuni direbbero – anche bestemmie, ma qui mi devo necessariamente dissociare) provvede comunque a fornire l’opportunità di customizzare i mazzi di carte e a sbloccarne di nuove grazie ad alcune risorse che si ottengono durante il gioco.
Non solo. Grazie a Lady Bliss che in modo un po’ burlone prima vi aiuta e poi vi maledice (mortacci sua), avrete modo di reincarnare René in un corpo differente, il quale stile di combattimento si addice di più a determinate carte invece di altre.
Parbleu!
Liberté funziona. Meglio di quanto mi aspettassi a dire la sincera verità (e a vedere le recensioni su Steam). Non posso però portarlo sul palmo della mano per alcuni aspetti che alla lunga stancano: in primis la grafica. Benché discretamente disegnati, gli scenari sono piuttosto monotoni e scarni di dettagli. Bello il fatto che ci siano persone in giro durante i combattimenti, certamente da un tocco di vivibilità alla Parigi rivoluzionaria, ma gli ambienti non cambiano di molto durante le varie missioni. Altre cose che nel 2023 non posso sopportare benissimo sono la presenza di ostacoli invisibili a delimitare la mappa e la telecamera non orientabile. Anche le musiche non sono degne di nota in tutta sincerità.
Un piccolo punto a favore del gioco è la possibilità di impostare la difficoltà (sfide difficile danno diritto a drop di più risorse), ma malgrado il titolo edito da Anshar Publishing (che avevo dimenticato di menzionare prima) sia un roguelite, il grind è davvero impietoso e anche durante l’avventura, ad alti livelli le chance che avrete di arrivare al terzo boss sono praticamente nulle.
Nulla da dire su eventuali bug o robe simili, per quanto riguarda la mia esperienza, Liberté si è dimostrato praticamente bug-free e, anzi, l’unica volta che il personaggio era rimasto bloccato, ho potuto sbloccarlo tramite una funzione di “sblocco” appositamente designata.
Al prezzo di circa 20€ (attualmente su Steam) vi consiglio di prenderlo se vi piace il genere e/o state cercando un co-op a schermo condiviso da giocare con un compagno (io ammetto di non averlo testato in tal senso, ma immagino possa migliorare l’esperienza di un bel po’).
6.7Voto KotaWorld.it6Grafica7Gameplay7Ottimizzazione